Sei acuta. Io sono macchinoso. A volte sei così arguta che faccio l’errore di darti per scontata. E finisce che esagero, e tu non capisci. Mi stupisco, e ti guardo. Ridimensiono il mio pensiero, e mi vergogno di averti pensata così troppo simile a me. Ti guardo di nuovo, e stai splendendo per davvero. Ti coccolo, e mi sorridi, e per me non esiste altro.